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Ieri sera, nella cornice di Officina Pasolini a Roma, Erica Mou ha presentato il suo nuovo libro “Una cosa per la quale mi odierai”, un’opera intensa e toccante, che ha suscitato un grande coinvolgimento emotivo nel pubblico. L’incontro è stato guidato da Valentina Farinaccio, curatrice del format Prospettive d’autore, che ha saputo creare un dialogo autentico e profondo con l’autrice. La complicità e la stima reciproca tra le due donne hanno reso l’evento particolarmente significativo​.

Un libro che esplora il dolore e la rinascita

Il romanzo, edito da Fandango, nasce dal diario di Lucia, madre di Erica, che durante la malattia terminale annotava riflessioni, pensieri e ricordi. Il libro è strutturato in tre trimestri che rispecchiano il parallelismo tra il tempo della malattia della madre e la gravidanza della figlia. Erica ha spiegato al pubblico che questo periodo è stato per lei come una gestazione al contrario: da un lato, la fine della vita della madre; dall’altro, l’inizio della sua esperienza come madre​.Attraverso la narrazione, Erica  mostra quanto sia difficile fare i conti con il dolore e la perdita, e al contempo riconoscere la possibilità di rinascita e di crescita interiore. La scrittura diventa un mezzo per elaborare le emozioni e trasformare la sofferenza in qualcosa di creativo e condivisibile con gli altri. 

Un rapporto madre-figlia tra amore e accettazione

Valentina Farinaccio ha messo in luce come nel libro emerga un ritratto intimo e dettagliato della relazione tra madre e figlia. Lucia, professoressa di matematica, era razionale e rigorosa, mentre Erica, cantautrice e creativa, si è sempre affidata alla musica come mezzo per esprimere le sue emozioni. Due mondi apparentemente distanti ma legati da un amore profondo. Questo contrasto tra logica e creatività viene ripreso con delicatezza nel libro, mostrando come proprio il libro sia nato dall’incontro di questi due mondi. Erica sa bene che la mamma aveva scritto quel diario perchè un giorno lei potesse farne qualcosa di creativo e, quindi, immortale. 

Quel giorno è arrivato, all’improvviso, a dieci anni dalla scomparsa di sua madre. Quando Erica stava per diventare madre. 

"Madre": Una canzone che intreccia nascita e addio

Il singolo “Madre” di Erica Mou è un brano profondamente toccante che possiamo considerare la colonna sonora del libro “Una cosa per la quale mi odierai”. La canzone rappresenta un ponte emotivo tra musica e parole, evocando il legame tra la vita e la morte. Erica descrive “Madre” come un cerchio, un viaggio che parte dal primo respiro e arriva all’ultimo, esplorando l’amore e il distacco. Il brano riesce a intrecciare dolcemente il tema della maternità, del ricordo e del dolore, rendendo universale un’esperienza personale.

Le prossime date del tour di presentazione

  • 12 ottobre: Albano Laziale
  • 22 ottobre: Putignano
  • 23 ottobre: Noci
  • 24 ottobre: Bari
  • 29 ottobre: Mestre
  • Novembre: Los Angeles, come ospite dell’Hit Week Festival.

Il Portale per promuovere l’arte e la cultura al femminile cambiamocultura.it

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