Stella Pecollo è attrice, cantante, ballerina, conduttrice radio-tv, doppiatrice, scrittrice. Un’artista poliedrica con esperienze lavorative sia in Italia che in UK e USA. Alcuni tra i titoli che l’hanno vista protagonista al cinema e sul piccolo schermo sono “Il giorno in più” di Massimo Venier al fianco di Fabio Volo, “Riccardo va all’inferno” di Roberta Torre al fianco di Massimo Ranieri, “Gore” diretta da Michael Hoffman al fianco di Kevin Spacey e Michale Stuhlbarg, e molto altro. A Maggio 2020 è uscito il primo libro scritto da Stella, dal titolo “Io sono bella – la leggerezza non è una questione di peso” edito da Sperling&Kupfer. In questo libro Stella condivide la sua esperienza con il body shaming, il bullismo ed il percorso che l’ha portata all’accettazione totale ed assoluta di sè stessa, unica e speciale cosi com’è. Il libro sta riscuotendo grandiose recensioni e molti commenti positivi da parte dei lettori e delle lettrici che grazie a questa lettura trovano il coraggio di accettarsi, amarsi e farsi valere, godendosi la vita a pieno. Il 7 Marzo è uscita la serie “Uomo delle Stelle” nella quale Stella recita, e a breve uscirà un film dove recita a fianco dell’attore Statunitense Tomas Arana e infine una serie tv (di cui ancora non si può dire nulla) dove interpreterà il ruolo dell’antagonista.
Quando hai capito di non essere sbagliata?
Qual è a tuo avviso l’ostacolo più grande al superamento di stereotipi nel mondo della moda?
L’ostacolo più grande sono i media, che ovunque ci voltiamo ci propinano sempre gli stessi “modelli” da seguire e da prendere come esempio. Per fortuna le cose stanno cambiando e ne sono molto grata, però di strada da fare ce n’è ancora molta ed io spero di dare il mio giusto contributo alla causa.

Raccontare la tua storia è certamente un qualcosa di importante per tante ragazze e donne che vivono male il rapporto con il proprio corpo a cause di forti condizionamenti sociali. Quando eri piccola hai trovato aiuto nelle parole di qualcuno/a?
Molte volte mi sono detta “se avessi potuto leggere il mio libro in pre adolescenza avrei fatto molti meno “errori”, ma del resto è stata la mia sofferenza a portarmi poi a voler cambiare quindi va bene così. Purtroppo devo ammettere che da piccola, a parte magari le parole d’affetto dei miei genitori quando mi vedevano triste, non ho avuto delle persone forti di riferimento che non fossero anche loro vittime dei canoni imposti dalla società. Crescendo invece ne ho incontrati molti, dalla mia insegnante di recitazione Gloria Gifford, alle molteplici modelle curvy-plus size ed influencers che ancora oggi seguo sui social.
Hai scritto “Io sono bella - la leggerezza non è questione di peso”. Che riscontro ha avuto il tuo libro? C’è stata qualche reazione che ti ha particolarmente colpita? Ce la racconti?
Il libro ha avuto un ottimo riscontro, sia di pubblico che di critica, ma soprattutto è accaduta la cosa nella quale speravo di più mentre lo scrivevo: ha cambiato la vita a tante donne. Ancora oggi, ricevo quotidianamente messaggi di donne che lo hanno letto (anche uomini ma in minoranza) e che ci si sono ritrovate, ma sopratutto hanno trovato la spinta giusta per avere il coraggio di amarsi e di essere se’ stesse senza doversi giustificare o nascondere. In particolare tra i tanti esempi mi viene in mente quello di una ragazza che mi disse di non aver mai indossato una gonna a tubino in 45 anni di vita ed ora dopo aver letto il libro ed avermi seguita sui social ha preso coraggio e l’ha fatto, ed il solo gesto le ha dato una gioia immensa ed un forte senso di libertà e riscatto.
