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Dal 22 al 27 settembre la città di Noto diventa capitale del cinema sostenibile. Torna infatti Vision 2030, il festival diretto da Giulia Morello e prodotto da Smile Vision, in collaborazione con Dire Fare Cambiare, Tadàn Produzioni e Cleverage. Giunto alla sua quarta edizione, il festival conferma il suo ruolo di punto di riferimento nazionale e internazionale per chi crede nel cinema come strumento di cambiamento culturale e sociale.

Un’apertura nel segno dell’arte e della storia

L’edizione 2025 si è aperta già il 21 settembre con un evento speciale dedicato ai bronzi di Riace: un incontro tra ricerca storica e divulgazione, organizzato dal club Val di Noto 4×4 in occasione della Festa dell’Alveria, nella cornice suggestiva di Noto Antica.

Il film d’apertura ufficiale è invece “Non credo in niente” di Alessandro Marzullo, in programma il 24 settembre al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto.

Una selezione ricca e internazionale

Il cuore pulsante del festival è rappresentato dalla selezione ufficiale, composta da 15 documentari e 30 cortometraggi provenienti da tutto il mondo, capaci di raccontare il presente e immaginare il futuro attraverso le lenti della sostenibilità, dei diritti umani e dell’innovazione sociale.

Accanto alle opere in concorso, il pubblico potrà assistere a due film fuori concorso di registi esordienti italiani: La Tana di Beatrice Baldacci (25 settembre) e Il mio compleanno di Christian Filippi (26 settembre). Tutte le proiezioni saranno gratuite e disponibili in doppia lingua (italiano/inglese), a conferma della vocazione internazionale del festival.

Premi e giurie

Anche quest’anno Vision 2030 premierà le opere che meglio incarnano i valori di un cinema capace di ispirare e generare cambiamento. In palio:

  • Miglior Documentario

  • Miglior Cortometraggio

  • Premio Visioni a cura di Smile Vision

  • Premio Cambiare a cura di Dire Fare Cambiare

  • Menzione speciale PopCorn Film Festival

  • Premio Panalight, che offrirà 4000 € in attrezzature per sostenere le future produzioni dei vincitori.

Le giurie sono composte da figure di spicco del panorama cinematografico e culturale: per i cortometraggi Mohamed Hossameldin (regista e sceneggiatore), Saverio Pesapane (produttore) e Manuela Rima (01Distribution); per i documentari Rossella Muroni (già Presidente di Legambiente), la regista Beatrice Baldacci e il critico cinematografico Beppe Manno.

Cinema, Agenda 2030 e pratiche sostenibili

Vision 2030 non è solo un festival di cinema: è una piattaforma culturale che intreccia arte, sostenibilità e impegno civile. Tutte le opere selezionate rispecchiano i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, e molte di esse sono state realizzate adottando pratiche produttive eco-compatibili.

In un mondo che chiede con urgenza nuove visioni di futuro, il festival si propone come ponte tra comunità, istituzioni, imprese e associazioni, costruendo una narrazione condivisa di cambiamento.

Una rete di collaborazioni

Patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal Ministero della Cultura, dall’ASviS e dal Comune di Noto, Vision 2030 può contare su una fitta rete di partner nazionali e internazionali, tra cui Legambiente Noto, PopCorn Festival Internazionale, Moscerine Film Festival, Marzamemi Cinefest, Color Cubano e Orizzonti.

Un ecosistema culturale che testimonia la forza del fare rete e la necessità di unire le energie per immaginare – e realizzare – un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.

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